Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, (PNRR, M1C3, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”) prevede un’importante azione, per complessivi 300 milioni di euro, destinata alla conoscenza (censimento), al restauro e alla valorizzazione di Parchi e Giardini storici. Nell’ambito dello stesso Investimento 2.3 è prevista una specifica attività di formazione professionale per “Giardinieri d’Arte”, con l’obiettivo di creare occupazione qualificata e assicurare ai giardini di interesse culturale un adeguato livello di cura e manutenzione, anche in vista della loro crescente fruizione culturale e turistica.
L’ambizioso obiettivo (1260 operatori da formare entro il 2024) ha visto il coinvolgimento delle Regioni, competenti in materia di formazione professionale. Sulla base del profilo e delle modalità attuative concordate, hanno aderito al progetto formativo 13 Regioni: Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia.
I corsi (600 ore, articolate in tre unità di competenza) saranno gratuiti e verranno erogati in ciascuna Regione da uno o più enti formativi accreditati, selezionati tramite bando. I progetti formativi sono stati ideati con l’obiettivo di mettere a sistema le forze migliori presenti nei singoli territori e dovranno prevedere, obbligatoriamente, la partecipazione di:
- Uno o più giardini storici di rilievo (appartenenti a Ministero della Cultura, Enti territoriali, Fondazioni o Dimore storiche), con l’obiettivo di offrire spazi per lo svolgimento della parte pratica del corso, nonché per visite e attività di laboratorio;
- Tessuto imprenditoriale e produttivo presente sul territorio (es. filiera florovivaistica, aziende con OS24, etc.) con l’obiettivo, attraverso partenariati o azioni sinergiche, di accrescere l’esperienza formativa e generare un primo contatto col mondo del lavoro.
Potranno inoltre essere coinvolti nella erogazione dei corsi gli Istituti Agrari e le Università (in particolare i dipartimenti di Botanica o affini).
Le imprese potranno dunque partecipare attivamente attraverso partenariati o azioni sinergiche (ad esempio mediante l’attivazione di stage). Potranno beneficiare, contemporaneamente, di un’opportunità di formazione gratuita per il proprio personale: un’opportunità importante, anche in vista degli standard di professionalità sempre più elevati che verranno richiesti (non solo dal Ministero della Cultura e dalla PA, ma anche dal settore privato) nelle future gare d’appalto per i servizi di cura e manutenzione.
NB. L’attestato di qualifica di Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici è anche abilitante all’esercizio dell’attività di manutenzione del verde, regolamentata ai sensi dell’art. 12 della legge n. 154/2016 e dell’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 22 febbraio 2018. Ai soggetti già in possesso di una qualificazione di Manutentore del verde sarà riconosciuto un credito formativo corrispondente alla durata relativa all’unita di competenza 1.
Per informazioni generali sulla misura è possibile far riferimento al seguente indirizzo e-mail: pnrr.formazionegiardinieri@ales-spacom
I primi corsi partiranno a breve in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Toscana. In queste regioni è in corso, a cura degli enti che erogheranno la formazione, il processo selezione degli allievi previsti. Entro l’autunno 2023 partiranno anche i corsi delle altre regioni.